La bici elettrica ora è un successo: ecco perché

Solo pochi anni fa, i primi prototipi di bici elettrica facevano il loro esordio sui mercati di tutto il mondo. Modelli dal design grossolano e tecnicamente ancora deficitari suscitarono la reazione di rifiuto da parte del pubblico, deluso da un mezzo che, partendo da un immaginario futurista, si rivelava, ai fatti poca cosa.

Oggi al mondo sono presenti oltre 35 milioni di biciclette elettriche e la e-bike va affermandosi come il mezzo elettrico più venduto nel corso dell’anno solare. Cosa è successo nel frattempo?

L’evoluzione della bici elettrica

Le prime batterie in piombo montate su pedelec e bici elettriche erano ingombranti e presentavano un’autonomia limitata. I mezzo apparivano goffi e complicati nella loro gestione, garantendo prestazioni non esaltanti a fronte di prezzi d’acquisto molto alti. La tecnologia, come sempre, ha fatto poi il suo corso. Le batterie al litio si sono prese la scena, i modelli sono diventati più performanti e aggraziati; parallelamente, è cresciuto il numero di costruttori, sia per le grandi distribuzioni e sia eccellenti artigiani della meccanica applicata alle due ruote, provocando un lieve abbassamento dei prezzi. I kit di trasformazione sono diventati sempre più evoluti, permettendo alla gente di modificare da sé il proprio veicolo a due ruote con una spesa d’acquisto ben al di sotto di quella preventivabile per una bici elettrica in pronta consegna.

Maggiore consapevolezza

La tematica del disagio nella mobilità urbana, inoltre, si acuisce sempre più e, nelle grandi città di tutto il mondo, è ormai una vera e propria piaga sociale. Non è un caso che siano proprio le megalopoli della Cina Pechino e Shanghai a mostrare le più alte concentrazioni di pedelec. La bicicletta a pedalata assistita è entrata tra le abitudini di utilizzo, cessando di essere uno status symbol, anche un po’ snob, proprio di un certo tipo di clientela dal gusto radical chic. Si avverte oggi tutta la potenzialità di un mezzo pratico, funzionale, semplice da utilizzare e da gestire e che, col tempo, potrebbe radicalizzare i comportamenti urbani in favore di un nuovo modo di percepirsi come cittadini, con un occhio verso l’idea di mobilità responsabile, l’altro verso le applicazioni pratiche e funzionali, entrambi verso la bici elettrica.

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